Note giuridiche informative

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NOTE GIURIDICHE INFORMATIVE

LETTERA APOSTOLICA IN FORMA DI «MOTU PROPRIO»
DEL SOMMO PONTEFICE FRANCESCO Competentias quasdam decernere CON LA QUALE VENGONO MUTATE ALCUNE NORME
DEL CODICE DI DIRITTO CANONICO E DEL CODICE DEI CANONI DELLE CHIESE ORIENTALI

Con un Motu proprio del 11 febbraio 2022, il Santo Padre Francesco ha trasferito alcune competenze, finora riservate alla Sede Apostolica, in capo ai Vescovi (diocesani ed eparchiali) ed ai Moderatori supremi per quanto concerne gli Istituti di vita consacrata.

 

Tra le novità più rilevanti che riguardano gli Istituti di vita consacrata sottolineiamo le seguenti:

-     Il periodo di tempo concesso ad un religioso di restare fuori dal proprio istituto, il cosiddetto indulto di esclaustrazioneviene ampliato fino a cinque anni, la cui proroga viene riservata alla Santa Sede o al Vescovo Diocesano.

-     Il professo temporaneo che chieda per una grave causa di lasciare l’istituto e ritornare alla vita secolare, può ottenere il relativo indulto dal Moderatore supremo con il consenso del suo consiglio.

-     Il decreto di dimissione emesso nei confronti di un membro di un Istituto di vita consacrata ha vigore nel momento in cui viene notificato all’interessato, purché sia indicato il diritto dell’interessato di poter ricorrere all’autorità competente entro 10 giorni dalla ricezione della notifica. Dunque, non è più previsto che il decreto di dimissione debba essere confermato dalla Santa Sede per gli istituti di diritto pontificio o dal Vescovo Diocesano negli altri casi.

https://www.vatican.va/content/francesco/it/motu_proprio/documents/20220211-motu-proprio-assegnare-alcune-competenze.html

 

 

LETTERA APOSTOLICA IN FORMA DI «MOTU PROPRIO» DEL SOMMO PONTEFICE FRANCESCO CON LA QUALE VENGONO MODIFICATI I TERMINI DI RICORSO DEL MEMBRO DIMESSO DA UN ISTITUTO DI VITA CONSACRATA

Con lettera apostolica in forma di un Motu proprio (“Expedit ut iura”)  del 2 aprile 2023, il Papa ha deciso di modificare i tempi in cui è possibile presentare ricorso all’Autorità competente, in caso di dimissioni dagli Istituti di vita consacratada dieci giorni (quindici, nel caso delle Chiese orientali) a trenta giorni, “senza necessità di chiedere per iscritto la revoca o la correzione del decreto al suo autore”. “Una modalità meno restrittiva dei termini di trasmissione del ricorso consentirebbe all’interessato di poter meglio valutare le imputazioni a suo carico, nonché di poter utilizzare modalità di comunicazione più adeguate”, lo spirito del Motu Proprio, che modifica il canone 700 del Codice di Diritto canonico (CIC) e il canone 501 del Codice dei canoni delle Chiese orientali (CCEO) al fine di garantire una più definita e adeguata tutela dei diritti delle persone che vengono dimesse dagli Istituti di vita consacrata.

https://www.vatican.va/content/francesco/it/motu_proprio/documents/20230402-motu-proprio-expedit-ut-iura.html

 

 

16 giugno 2023